Nel programma ufficiale di Parma Capitale della Cultura 2020+21 prende avvio il progetto multimediale e interattivo La via delle forme. Viaggio tra i mestieri di Parma, mostra curata da Giancarlo Gonizzi, Chiara Canali e Camilla Mineo, ideata da Antica Proietteria e promossa da Parma 360 Festival della creatività contemporanea in collaborazione con il Gruppo Imprese Artigiane.
Parma eredita una grande tradizione artigiana dai secoli passati grazie alla presenza di una Corte ducale che ha favorito nel tempo la nascita di professionalità di alto livello.
Oggi l’artigianato e la piccola impresa di Parma si raccontano attraverso i mestieri del presente e del futuro, mostrando ciò che sanno fare e ciò che sanno immaginare. E lo fanno, emblematicamente, nel programma di Parma Capitale italiana della Cultura 2020+21, raccontando la “cultura del fare”, per condividere quel grande patrimonio di saperi che le imprese hanno da sempre.
Mani operose ricche di esperienza ma capaci di disegnare il futuro. Antichi mestieri aperti all’innovazione che sanno tenere sempre l’uomo al centro. La cultura del fare si racconta attraverso un percorso interattivo allestito alla Galleria San Ludovico di Parma, dove lo spettatore sarà guidato alla scoperta di forme inattese del presente e del passato.
Sei personaggi della storia di Parma – il pittore manierista Parmigianino, l’architetto di Corte Ennemond Alexandre Petitot, il re dei tipografi Giambattista Bodoni, il compositore Giuseppe Verdi, il regista Bernardo Bertolucci, le stiliste Sorelle Fontana – guidano il visitatore in un viaggio alla scoperta dell’artigianato parmense, che si dipana tra le sezioni dedicate all’enogastronomia, all’architettura, all’editoria, ai trasporti e alla logistica, alle lavorazioni tecnologiche e al mondo della moda. Una experience attraverso innovativi sistemi multimediali e interattivi, ideati da Antica Proietteria, in grado di immergere il pubblico in uno storytelling corale.
La storia della tipografia in pillole: dalla nascita del carattere Bodoni passando dalla tipografia tradizionale a quella digitale. Grafica e tipografia “tenute insieme” dall’arte della legatoria.
Giuseppe Verdi ci mostra il mondo della logistica e del trasporto attraverso la sua melodia: illustrazioni di mezzi che al tocco si animano illuminandosi e colorandosi.
Un racconto delle architetture della città, guidati dall’architetto Petitot, che ci racconta i materiali che la caratterizzano, illustrando lo stato dell’arte delle costruzioni architettoniche e la descrizione dei materiali.
Un viaggio tra le lavorazioni artigianali che incarnano la sapienza parmense nella produzione di eccellenze alimentari attraverso le opere del Parmigianino che da sempre hanno fatto da cornice al territorio emiliano.
Lavorazioni meccaniche si fondono con frame della cinematografia in realtà aumentata. Attraverso l’app lo smartphone dei visitatori diventa una sorta di lente magica che una volta puntato sui fotogrammi cinematografici permette di vedere fasi di produzione degli oggetti e spezzoni dai film di Bernardo Bertolucci.
La moda maschile contemporanea si confronta con la moda classica femminile delle Sorelle Fontana e si racconta attraverso bozzetti disegnati a mano e abiti di alta sartoria “virtuale”.
Alle sei sezioni si unisce una grande videoinstallazione finale ambientata nell’abside della cappella di San Ludovico e intitolata “Parola d’imprenditore”, che reinterpreta il patrimonio imprenditoriale parmense alla luce di un dizionario di parole distintive che scandiscono i tempi del lavoro, i valori, le esperienze, i progetti, le visioni e le prospettive del “saper fare” italiano di oggi e di domani.
Sostenuta e messa in opera con il contributo di Unione Europea – Fondo Sociale Europeo e Orientamente, l’esposizione racconterà a ragazze e ragazzi delle scuole di Parma l’evoluzione dei mestieri: da antichi oggetti alle nuove tecnologie per narrare la storia dell’artigianato parmense.
La mostra, inserita all’interno di Parma 360 Festival della creatività contemporanea diretto e curato da Camilla Mineo e Chiara Canali, ha ricevuto il patrocinio e il contributo del Comune di Parma e Parma Capitale italiana della cultura 2021, il contributo del Comitato Parma 2020 e Fondazione Cariparma e il sostegno del GIA Gruppo Imprese Artigiane e di tutti i soci che hanno creduto nel progetto.